Muffa e Condensa

Come evitare Condensa e Muffa in Casa

Sempre più persone hanno a che fare con formazione di macchie di condensa o muffa in casa, soprattutto negli angoli delle stanze o nelle pareti dietro ai mobili.

Vediamo quali sono le cause principali.

In inverno gli ambienti riscaldati hanno un notevole contenuto di vapore rispetto all’esterno prodotto da attività come dormire, cucinare, fare la doccia o con le attività domestiche, tale differenza di pressione causa la migrazione del vapore da dentro a fuori attraverso i muri. Ecco perchè le temperature dei muri interni devono stare sopra alla cosiddetta tempertura di rugiada per evitare condensa sui muri e quindi muffe sulle superfici.
Se un muro è poco isolato ci sono ponti termici (ad esempio un pilastro in cemento armato), e la temperatura superficiale dei muri scende sotto un certo valore, facendo formare la condensa. I vecchi infissi facevano stare al freddo per la loro scarsa tenuta, ma proprio grazie agli spifferi assicuravano un lento ma costante ricambio dell'aria interna e uno smaltimento dell'umidità della casa, cosa che ora non avviene più. I nuovi serramenti infatti bloccano gli spifferi, la bolletta ringrazia causando però un aumento del grado di umidità interno alla casa.

Questi sono alcuni accorgimenti per liberarsi della condensa e della muffa.

1)

Monitorare l'umidità interna in casa, magari con un igrometro. Il livello in casa dovrebbe essere tra il 40% e il 60% di umidità relativa. Di meno non va bene perché crea difficoltà a respirare, di più aumenta la formazione di condense e muffe.

2)

Ridurre l’umidità interna degli ambienti con la giusta areazione degli ambienti. La cosa migliore è creare corrente aprendo porte e finestre collocate una di fronte all’altra, per pochissimi minuti. L’aria interna, umida, uscirà molto rapidamente e l’aria esterna, più asciutta, asciugherà gli ambienti interni. Quindi bisogna ricordarsi di:
• ventilare più frequentemente gli ambienti
• aprire completamente la finestra dopo aver fatto la doccia o dopo aver cucinato
• cambiare l'aria al risveglio
• evitare di stendere la biancheria umida in casa

3)

Installare Ventilazione Meccanica Controllata con aereatori. Si ottiene così una fornitura continua di aria fresca dall'esterno, e si espelle l'aria umida e viziata' di fuori. Inoltre la polvere presente in sospensione nell'aria interna e le sostanze inquinanti prodotte nelle nostre case (come CO2, ristagno dei vestiti all'inetrno degli armadi, ecc.) vengono continuamente scaricate all’esterno... esce aria calda viziata ed entra aria fredda e pulita. Alcune volte potrebbe essere sufficiente solamente una "rosetta" nel muro.

4)

Privilegiare utilizzo di materiali naturali e igroscopici. Il legno, il sughero, le fibre vegetali, l'argilla sono materiali traspiranti, che permettono la migrazione dell’umidità, e sono igroscopici, cioè assorbono umidità in eccesso dall’ambiente, regolando quindi in maniera automatica il corretto grado di umidità presente.

5)

Fare un cappotto interno in silicato di calcio. Il silicato di calcio reperibile in pannelli nei depositi edili: è sufficiente rivestire la zona dove si forma condensa e muffa con questi pannelli (vanno incollati con una colla apposita), e intonacarli come fosse un muro normale. Si ottengono due risultati: I pannelli isolano il muro, che rimane più caldo. Il silicato di calcio, essendo basico, impedisce la formazione della muffa. Questi pannelli essendo altamente igroscopici assorbono tantissima umidità dall'ambiente, e la rilasciano quando ce n'è bisogno.

6)

Regolare correttamente l'impianto di riscaldamento. Visto che i muri freddi (13-16 °C) sono il terreno di coltura ideale delle muffe, bisogna fare in modo che non si raffreddino mai completamente (è sbagliato quindi lasciare aperte le finestre per ore...). Quindi bisogna abbandonare l'impostazione 'on-off' della caldaia: 16°C quando non c'è nessuno in casa, 22°C quando si torna dal lavoro. In questo modo la caldaia lavora male, i muri si raffreddano, c'è scarso comfort (si hanno magari 22°C ma si ha freddo lo stesso). Il modo migliore è mantenere una temperatura costante (sui 20°C), regolando la temperatura di esercizio dell'impianto, che deve essere la più bassa possibile (la caldaia lavora meglio ed soprattutto nelle caldaie più moderne, si ha un maggiore rendimento). Risultato: si risparmia sulla bolletta, ed i muri restano caldi.

7)

Isolare dall'esterno le pareti di casa con il CAPPOTTO ESTERNO. Questo intervento è tra i migliori possibili: applicando il cappotto esterno ai muri, questi all'interno saranno più caldi, e quindi le pareti saranno meglio isolate dalle temperature esterne, facendo formare meno condensa.